lunedì 11 giugno 2012

I saluti

Cari amici, mi appresto a salutarvi perché lascerò il blog per circa tre settimane. Sono in partenza per Bangkok da dove - via treno - raggiungerò il Laos e dove trascorrerò una ventina di giorni. 
Condividerò il mio viaggio anche questa volta attraverso un blog, confidando nella connessione internet delle campagne laotiane. In India non fu sempre semplice alimentare il blog di viaggio proprio a causa della connessione mancata o, in caso di connessione presente, di cali di corrente elettrica, soprattutto la sera, quando spesso mi ritrovavo a lume di candela in posti sperduti.


Chi ha voglia, mi può seguire di là dunque. Un abbraccio a tutti voi e...a presto!

domenica 10 giugno 2012

In aumento il diabete tra i giovani

Ricevo e diffondo un comunicato diffuso da Scienza Vegetariana.


PAESI DIFFERENTI, IDENTICA TRAGEDIA:
DIFFUSIONE DEL DIABETE TRA GLI ADOLESCENTI IN ENORME CRESCITA, SIA NEGLI USA CHE IN EUROPA. RISCHIO RIDOTTO PER I VEGETARIANI E VEGANI.
9 giugno 2012

Secondo un nuovo studio pubblicato su Pediatrics [1], la prevalenza di diabete e prediabete tra gli adolescenti è ulteriormente salita da un già notevole 9% nel 1999-2000 al 23% nel 2007-2008.

I dati provenienti dalla NHANES (National Health and Nutrition Examination Survey,http://www.cdc.gov/nchs/nhanes.htm) hanno evidenziato che il 34% circa dei ragazzi USA tra i 12 e 19 anni è obeso o sovrappeso e presenta un rischio aumentato per alcuni fattori di rischio cardiovascolare come ipertensione, alterazione dei livelli ematici di colesterolo e diabete.

La prevalenza di almeno un fattore di rischio cardiovascolare è risultato essere, rispettivamente, del 37%, 49% e 61% negli adolescenti normopeso, sovrappeso ed obesi. Sovrappeso e obesità, dunque, aumentano sensibilmente il rischio di sviluppare patologie cardiovascolari.

In Europa, i bambini con malattie croniche sono sempre di più e attualmente hanno raggiunto il 20%. Il prof. Alfred Tenore, presidente dell'European Academy of Paediatrics (EAP) ha dichiarato come "siano sempre più i bambini affetti da malattie croniche, in testa obesità, asma, allergie e diabete mellito".

In Italia il 6-7% della popolazione generale è affetta da diabete (circa 4 milioni) e i dati dell'Osservatorio epidemiologico cardiovascolare Iss-Anmco (Istituto superiore di sanità-Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri)/Health Examination Survey, rivelano che il 38% degli italiani di entrambi i sessi presenta valori di colesterolo elevato, oltre la soglia dei 240 mg/dl: anche in questo caso, il dato è aumentato negli ultimi dieci anni, visto che nel 2002 era un problema solo del 24% della popolazione! Se il colesterolo elevato danneggia le arterie coronarie favorendo la comparsa di infarto e morte improvvisa, anche i chili di troppo, sin da ragazzini, compromettono il cuore da un punto di vista strutturale e funzionale, causando la sindrome del 'cuore stanco'.


Gli studi condotti a livello internazionale evidenziano come i vegetariani di tutte le età siano più magri, presentino più bassi livelli di colesterolo plasmatico e un rischio ridotto di diabete e malattie cardiovascolari rispetto ai non-vegetariani (ricordiamo che con il termine "vegetariano" si intendono tutte le varianti, da quella latto-ovo-vegetariana a quella vegana).

In particolare, i bambini e gli adolescenti vegetariani presentano più basse assunzioni di colesterolo, grassi saturi e grassi totali, e più elevati introiti di frutta, verdura e fibre rispetto ai non-vegetariani.

In questo disastroso scenario internazionale, le diete vegetariane rappresentano pertanto un modello a cui tendere già a partire dall'età pediatrica, in quanto possono offrire alcuni importanti vantaggi nutrizionali e possono favorire lo sviluppo di sani schemi alimentari, validi per tutta la durata della vita e utili a contrastare l'epidemia di malattie croniche che sempre più flagella i cittadini dei paesi ricchi di tutte le età.


Reference:


[1] May AL, Kuklina EV, Yoon PW. Prevalence of cardiovascular disease risk factors among US adolescents, 1999-2008. Pediatrics. 2012;129:1035-1041.


Comunicazione a cura di Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana

mercoledì 6 giugno 2012

domenica 3 giugno 2012

Gente seriamente preoccupata per le proteine

Tutti i vegan si sono sentiti fare questa domanda: Da dove prendi le proteine?
Gente che mangia schifezze ogni giorno, persone obese o visibilmente in scarsa salute, infartuati, ipertesi, diabetici, tutti indistintamente sgomenti, terrorizzati da una eventuale carenza di proteine. Queste benedette proteine appaiono come la panacea ad ogni male, così come si assiste a crisi di panico- in particolare tra i sovrappeso - al solo menzionare il carboidrato, visto come il demonio personificato nella pagnottella o nel maccherone.
Mangi carboidrati?! E via con la croce dell'anticristo. Non mangi proteine animali?! E via con lo smarrimento e la granitica convinzione che presto il vegan di turno sarà trasportato d'urgenza in una qualche misteriosa clinica che cura casi di ipoproteinomia o come diavolo si chiamerà questa patologia.
L'argomento è più che mai d'attualità alle soglie della stagione estiva. Le diete dimagranti impazzano. La prova costume è dietro l'angolo. Io non sento parlar d'altro, nelle chiaccherate da corridoio.

Naturalmente un qualunque dietologo o nutrizionista da strapazzo, di quelli che vanno tanto per la maggiore ai nostri giorni, non sarà d'accordo. Ne sanno più loro dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, questo è noto. Le famigerate diete dimagranti che vedete seguire alle vostre conoscenti,amiche e colleghe (parlo al femminile,  perchè il pubblico di costoro è in gran parte femminile, ahimè, ma certamente la cosa riguarda anche gli uomini) sono tutte rigorosamente iperproteiche. Ho visto mangiare mezzi chili di yogurt a colazione, 15 fette di bresaola e uno stracchino intero a pasto a queste sciagurate, felici di seguire il primo filibustiere che promette la terra promessa dei 5 chili in meno.


Mai conosciuto peraltro amiche, conoscenti, colleghe che abbiano mantenuto i chili in meno, se non perpetuando a vita siffatta sconsiderata alimentazione, per di più dannosissima ancor di più per donne in età matura, magari alle soglie della menopausa, quando osteoporosi e altre patologie sono in agguato (ma sì, diamo loro una bella spinta, acidifichiamo questo povero corpo, caso mai non lo fosse già abbastanza). 

Stanca di ripetere le stesse cose, oggi lascio la parola a Robert Cohen (alias NotMilk), cercando di tradurre il più possibile fedelmente le sue (sagge) parole, a beneficio di chi ancora pone l'oziosa e, diciamolo, assai noiosa questione:

Andate in qualsiasi ospedale americano e troverete  zero pazienti che  sono lì perché mangiano troppe poche proteine​​. D'altra parte, indagate le ragioni  per cui la gente si ammala e troverete che  la maggior parte delle patologie si possono trovare proprio nelle  persone che mangiano troppe proteine (animali, ovvero che contengono troppa metionina e cisteina), troppe per essere elaborate in modo efficiente dal corpo umano.

Il Dott John McDougall scrive: "Gli esseri umani necessitano di poche proteine. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda che gli uomini e le donne ricavino il 5% delle calorie sotto forma di proteine. ​​Questo vorrebbe dire 38 grammi di proteine ​​per un uomo che brucia 3000 calorie al giorno e 29 grammi per una donna con 2300 calorie al giorno". 
Ho pieno rispetto per quegli uomini e quelle donne della medicina, dottori e nutrizionisti,  che sono arrivati ​​allo stesso conclusione logica.


"Tutto ciò che è in eccesso si oppone alla natura."
Ippocrate





venerdì 1 giugno 2012

La fabbrica della salute

Prendetevi un po' di tempo per vedere questo video (non ci sono immagini di violenze su animali) con calma. Dura parecchio, potete vederne una ventina di minuti alla volta, il tempo di metabolizzare le informazioni e... andare avanti.